di Claudio Tucci
Nel 2009 il sistema delle costruzioni ha perso oltre 47 miliardi di fatturato, con una contrazione del giro d'affari aggregato del 12,3% rispetto al 2008 e un calo della produzione in termini reali dell'11 per cento. Male anche l'occupazione: da inizio 2009 a oggi sono stati persi 250mila posti e senza interventi ne sono a rischio altri 250mila entro la fine 2011. I dati sono contenuti nel rapporto «Sistema italiano delle costruzioni», targato Federcostruzioni, presentato a Roma, che evidenzia come la crisi abbia pesato (e molto) sull'intero comparto. Anche se, sottolinea lo studio, nel 2010 sono attesi i primi segnali di ripresa, «che dovrebbero arrivare dal fronte estero». «Il settore delle costruzioni va sostenuto», ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: «Una spesa aggiuntiva pari a 100 significherebbe una ricaduta pari a 300 sull'economia».
Il rapporto evidenzia poi come il settore delle costruzioni in Italia svolga un ruolo di primo piano, anche a livello occupazionale: 3 milioni di addetti (16,8% degli addetti dell'industria e dei servizi), con la produzione che rappresenta il 12,8% degli impieghi del pil, il prodotto interno lordo. A ciò si aggiunga che, stima Federcostruzioni, ogni aumento di un miliardo di euro di nuova produzione significa 23.620 nuovi posti di lavoro. L'offerta è destinata prevalentemente al mercato interno: i settori collegati alle costruzioni destinano il 35% del valore della produzione alle esportazioni, ma vi sono filiere dove l'export si avvicina o supera il 50 per cento.
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Mimmo Costanzo Tecnis SpA
lunedì 13 dicembre 2010
Il rapporto «Sistema italiano delle costruzioni»
Segnalo un articolo pubblicato dal Sole-24Ore sui dati del rapporto «Sistema italiano delle costruzioni», recentemente presentato a Roma
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