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Mimmo Costanzo Tecnis SpA

venerdì 24 giugno 2011

Tecnis: un "miracolo" siciliano sulla A3

Dalla sezione news del sito di Cogip vi segnalo la notizia dell’inaugurazione dello svincolo di Battipaglia, sulla Salerno-Reggio Calabria. Un cantiere che Tecnis, azienda di punta del nostro gruppo, ha consegnato con quasi cinque mesi d’anticipo sui tempi previsti, liberando la mobilità e il traffico di una delle strade più disagiate d’Italia. Per me personalmente e per tutta la “squadra Tecnis” (management, tecnici, operai) è stata davvero una bella soddisfazione partecipare alla cerimonia d’inaugurazione. Un sentimento che ricompensa il duro lavoro svolto e ci fa essere ancora più orgogliosi di rappresentare la Sicilia che riesce a fare. Senza piangersi addosso, ma alzandosi ogni mattina consapevoli di dover fare nient’altro che il proprio dovere.

Nell’autostrada dei cantieri «lumaca» e dei lavori infiniti questa volta c’è un modello vincente, dietro al quale batte un «cuore» siciliano. Giovedì 23 giugno 2011 ha aperto al traffico il nuovo svincolo di Battipaglia sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Si tratta di un’opera-chiave per la mobilità e il traffico a livello nazionale, realizzata con le più moderne tecniche costruttive e nel rispetto delle ultime normative europee, i cui lavori sono stati effettuati da un’Ati di cui è capofila la Tecnis Spa di Catania, in sinergia con Preve Costruzioni Spa e Cmp Srl. All’inaugurazione sono intervenuti – tra gli altri – il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli e il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, assieme ai vertici tecnici e amministravi dell’azienda.

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IL CANTIERE RECORD. Una performance tecnica e organizzativa da record: opera consegnata con quasi 5 mesi di anticipo sui tempi contrattuali, azzerando praticamente i ritardi accumulati per problemi burocratici non dovuti all’impresa stessa. E così una delle zone più nevralgiche dell’A3 è stata riaperta al traffico in anticipo rispetto ai periodi da «bollino rosso» dell’esodo estivo, grazie all’impegno e alla professionalità di una squadra vincente di manager, tecnici e operai. I lavori sono iniziati nel novembre del 2009 e – nonostante una chiusura parziale del cantiere a causa di un contenzioso fra i proprietari di alcune aree ricadenti nel progetto e l’Anas – sono stati terminati in tempo record. Quasi del tutto recuperato il tempo perso nell’iter burocratico, con un nettissimo anticipo rispetto ai nuovi tempi contrattuali di consegna fissati a novembre 2011. Nella fase esecutiva è stata posta particolare attenzione alle inevitabili ripercussioni sul traffico causate dai lavori da eseguire in sostanziale sovrapposizione con l’autostrada in esercizio: un’attenta programmazione e l’adozione di turni di lavoro anche notturni ha consentito di limitare i periodi di chiusura totale dello svincolo, per cui la Tecnis è riuscita a ridurre anche il periodo di chiusura dello svincolo (previsione 60 giorni, chiusura effettiva 45 giorni).

ORGOGLIO SICILIANO. Tecnis è una società di Epc (Engineering, procurement and construction) e opera nel settore delle imprese di costruzioni generali e di ingegneria general contracting. Il core business di Tecnis è l’area delle grandi infrastrutture a livello nazionale ed internazionale: viabilità, opere marittime, ponti, gallerie, ferrovie ed edilizia specialistica. Mimmo Costanzo e Concetto Bosco, fondatori e «anime» di Tecnis, non nascondono la propria soddisfazione per l’ultimazione anticipata di un’opera importante e impegnativa in termini progettuali, tecnologici e di risorse impiegate. Ma la soddisfazione viene condivisa con tutta la «squadra Tecnis»: il management aziendale e i responsabili tecnici erano rappresentati alla cerimonia d’inaugurazione dello svincolo sull’A3 da Gianguido Babini, Giulio Stanzione, Giuseppe Miceli e Vincenzo Manganiello.

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L’OPERA: CONTENUTI E BENEFICI. I lavori, per un importo di 28 milioni di euro (38 milioni l’investimento complessivo di Anas), hanno riguardato la realizzazione del nuovo svincolo per il collegamento con la viabilità comunale di Battipaglia e dell’asta di raccordo a carreggiata unica con la strada statale 18, nonché l’ammodernamento del tratto autostradale, lungo circa 1 km, in corrispondenza dello svincolo stesso. Per ottenere l’allargamento della sede autostradale è stata necessaria la demolizione di due vecchi sovrappassi autostradali e la realizzazione di un nuovo viadotto, a tre campate, a servizio dello svincolo.

Il progetto, pertanto, è stato concepito con l’obiettivo di ottimizzare l’incidenza del traffico veicolare nella zona di ingresso al centro abitato di Battipaglia, ottenendo una migliore gestione della viabilità verso la statale 18 e le strade comunali ed eliminando le criticità in corrispondenza dell’innesto dell’autostradale, che rappresentavano un vero e proprio limite ai flussi veicolari e provocavano lunghe code soprattutto nel periodo estivo.

I DATI TECNICI. Le opere d’arte principali presenti sul nuovo svincolo sono rappresentate da due viadotti realizzati in acciaio e calcestruzzo, mentre lungo l’asta di raccordo sono previste 6 opere di attraversamento, in particolare 4 sottovia pedonali, un sottovia interpoderale e 2 sottovia della rotatoria urbana. Il nuovo viadotto, a servizio dello svincolo che scavalca la strada comunale, ha una larghezza della sede stradale di 9,50 metri e un marciapiede di 2,50 metri a entrambi i lati della carreggiata. La piattaforma stradale è costituita da due corsie da 3,50 metri (a doppio senso di circolazione) e banchine laterali da 1,50 metri. Il nuovo cavalcavia di svincolo ospita, invece, una rampa bidirezionale con due corsie da 3,75 metri e due banchine laterali da 1,50 metri, per complessivi 10,50 metri, alla quale sono stati aggiunti due marciapiedi transitabili di 2,50 metri ciascuno. L’asta di raccordo, che collega lo svincolo di Battipaglia alla strada statale 18, è caratterizzata da un primo tratto con tre corsie in direzione della statale 18 e due corsie, in direzione dell’autostrada.

lunedì 13 giugno 2011



Dalla sezione news del sito Cogip vi segnalo una notizia sulla visita di una delegazione di studenti dell’Università di Catania al cantiere sulla Statale 284 nel tratto Bronte-Adrano. Una bella mattinata di esperienza, che la Cogip è stata orgogliosa di ospitare soprattutto perché i veri protagonisti erano i futuri ingegneri. Complimenti per la passione e la curiosità dimostrate e in bocca al lupo per il vostro futuro, cari ragazzi.



Una proficua lezione “on the road” per i futuri ingegneri dell’Università di Catania. Nel cantiere del tratto Bronte-Adrano sullastrada statale 284 si è svolta una visita didattica di 25 studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria civile delle acque e dei trasporti dell’Università di Catania, guidati dal prof. Salvatore Cafiso (docente di Progettazione e manutenzione sovrastrutture stradali) del Dipartimento ingegneria civile e ambientale).

La delegazione di studenti è stata accolta a Bronte dall’ing. Giuseppe Buzzanca (direttore tecnico dell’impresa) e dall’ing.Giuseppe Musotto (direttore di cantiere). La visita è stata preceduta da una presentazione-video del cantiere, svoltasi nella sala conferenze dell’hotel «Parco dell’Etna», durante la quale i rappresentanti dell’azienda hanno illustrato le caratteristiche tecniche del progetto e i principali aspetti progettuali e costruttivi del tracciato.

I lavori del cantiere, realizzati dall’Ati Cogip Spa Ing. Pavesi Spa, riguardano il tronco stradale (lunghezza complessiva di circa 3,8 km) che ricopre la funzione di raccordo dei centri abitati di Bronte e Adrano e dei relativi hinterland, dei fondi agricoli, delle aziende e delle numerose abitazioni ricadenti nei lotti limitrofi alla strada, nonché dell’area di pertinenza del Parco dell’Etna e infine del cimitero comunale di Bronte.

Tutti i componenti della delegazione di Ingegneria, al termine della visita didattica, si sono detti soddisfatti della mattinata trascorsa in cantiere, del quale hanno visitato alcuni fronti di lavoro con la massima garanzia delle condizioni di sicurezza e di rispetto delle regole previste per la presenza di ospiti esterni. Numerosi gli interventi degli studenti (sia durante la presentazione, sia nel corso del sopralluogo), ai quali il personale tecnico ha fornito risposte chiare ed esaurienti.

La visita della delegazione universitaria è stata l’occasione per fare il punto sul cantiere appaltato dall’Anas (importo 25 milioni di euro), i cui termine lavori – come hanno confermato i responsabili tecnici dell’impresa appaltante – è previsto nei primi mesi del 2012

Attualmente l’Ati Cogip Spa-Ing.Pavesi Spa ha uno staff di 8 tecnici, in cantiere sono aperti 15 fronti di lavoro con un impiego medio di 60 operai e 20 mezzi d’opera.

lunedì 6 giugno 2011

La strada per il successo: la mia storia su ItaliaOggi

Vi segnalo, dalla sezione "rassegna stampa" del sito Cogip la rubrica "Un professionista al giorno" del quotidiano economico nazionale ItaliaOggi dedicato alla mia storia personale.

La vita, la carriera, i gusti e le passioni di Mimmo Costanzo, direttore generale di Cogip

LA STRADA PER IL SUCCESSO

Nell'impresa servono buone idee, coraggio e le persone migliori. Lo sport? Il tennis e le maratone con i miei collaboratori

di Federico Unnia

«Nell’attività d’impresa, ovunque tu operi, servono idee buone, coraggio e le persone migliori. Nel mio caso sono stato fortunato e abbiamo avuto successo». Francesco Domenico Costanzo, Mimmo per gli amici, classe 1962, è imprenditore di terza generazione. Oggi alla guida di Cogip SpA, un articolato gruppo imprenditoriale leader in Sicilia e tra i primi in Italia nel settore delle costruzioni e opere connesse alle grandi infrastrutture.

La tenacia e le spiccate capacità manageriali lo hanno aiutato in quello che a tutti gli effetti costituisce un caso studiato nelle aule universitarie. «E pensare che fin dalla laurea in Economia e commercio conseguita nel 1986 speravo un giorno di mettere in pratica nella gestione del nostro gruppo di famiglia le infinite opportunità che gli studi di organizzazione aziendale e le strategie d’impresa mi avevano insegnato», racconta Costanzo. E infatti - dopo l’esperienza politica catanese a soli 31 anni, come assessore alle Attività produttive nella giunta Bianco - rientra nel gruppo industriale di famiglia per assumere la direzione generale di Cogip che con lui inizia il suo percorso di crescita e di sviluppo.

«Dalle attività storiche legate al settore petrolifero, acquistammo una società che operava nel settore degli asfalti per opere stradali». Un settore, ricorda Costanzo, a quei tempi in difficoltà in Sicilia, mercato naturale della società. «Non potevamo correre il rischio di restare chiusi nel nostro territorio. Decisi quindi di guardare a nuovi mercati. Spinsi molto e trovai nei miei collaboratori e nelle istituzioni finanziarie il necessario supporto per andare avanti». E così è stato. Nel 1999 fonda con un caro amico imprenditore, Concetto Bosco, la Tecnis Spa. La società vince importanti appalti in Veneto (compresa la riasfaltatura di ampi tratti della A4 a Padova e grandi ponti sul fiume Piave e sull’Adda) e si allarga con gli anni anche fuori Italia. «Guardiamo con interesse a paesi emergenti. Oggi siamo molto attivi in Tunisia e nel Magreb». La chiave del successo? Persone competenti («Alcuni amici di vecchia data sono oggi i mei più preziosi collaboratori. Amicizia e lavoro, ho sperimentato, possono essere il mix del successo di un’impresa») motivate e leali, chiarezza negli obiettivi. «Nella vita, come negli affari, preferisco una brutta verità a una bella bugia».

Sposato con Valeria, Costanzo ha due figli. Vive a Roma, ma per lavoro è sempre in viaggio («ho una Porche, mi piace la guida sportiva»), anche se il suo cuore batte sempre per la sua amata Sicilia. Il mare è il suo ambiente naturale e trascorre le sue vacanza tra Panarea e la Sardegna. La sua passione è lo sport: tennis e maratona. «Da anni gioco a tennis con una racchetta Babolat e appena posso seguo i tornei. Sono rimasto impressionato ai recenti Campionati internazionali di Roma al Foro Italico dalla potenza che oggi uomini e donne sono capaci di sprigionare». Nella maratona («uso scarpe da running Mizuno») l'agonismo ha lasciato spazio al team building. «Sì, con i 30 dirigenti del gruppo corriamo insieme una maratona all’anno». Nel palmares delle gare affrontate e concluse tutti insieme, le maratone di New York, Londra, Chicago, Berlino e Roma. «Credo che la corsa sia un ottimo esercizio, non solo fisico, ma anche mentale. E farlo in gruppo, anche senza parlarsi ma condividendo fatica e traguardi, sia un modo per cementare l’amicizia». Amante della buona musica, Costanzo ha un debole per i Beatles e - tra gli italiani - per Vasco Rossi e Jovanotti. Nella lettura preferisce la saggistica, genere che riesce a leggere anche durante i numerosi viaggi e spostamenti per ragioni di lavoro in Italia e all’estero. Seppur giovane, ricorda positivamente l’esperienza con i Giovani imprenditori di Confindustria Catania, che ha guidato dal 1991 al 1993. «In Sicilia resta difficile fare impresa. Ma sono ottimista. Le idee, la professionalità, la determinazione ci sono. Occorre solo iniziare e procedere con competenza e impegno».